Rimpatrio sanitario per ictus all’estero

Venire colpiti da ictus all’estero è certamente una circostanza alla quale nessuno vorrebbe mai pensare, ma purtroppo i casi di ictus sono in costante aumento in tutto il mondo e, davanti a un evento del genere, è bene non farsi trovare impreparati.

I numeri parlano chiaro: circa 200.000 sono i casi di ictus che si verificano in Italia nel corso di un anno.

Ictus all’estero: rimpatrio sanitario

Un viaggiatore che si trovi ad affrontare una patologia cerebrale, mentre si trova fuori dal proprio paese di origine, per lavoro o per vacanza, potrebbe aver bisogno di un rimpatrio sanitario urgente.

La necessità di spostarsi verso una clinica di alta specializzazione, in grado di curare al meglio la malattia e il bisogno di tornare a casa per passare il periodo di degenza post operatorio vicino ai propri cari, rappresentano due dei motivi principali che portano alla decisione di trasportare un malato da uno stato a un altro.

Potrebbe inoltre accadere, di venire affetti da ictus in un paese in cui non siano presenti ospedali qualificati, in grado di curare il paziente, per cui un rientro urgente in patria sarebbe l’unica soluzione da adottare.

Rimpatrio sanitario per ictus all’estero: quale mezzo preferire

Quale mezzo preferire in caso di rimpatrio sanitario per ictus all’estero? Un paziente che ha subito un ictus, non sarà certamente in grado, nella maggior parte dei casi, di poter affrontare un normale viaggio su aereo di linea o su altro mezzo di trasporto privato.

Serviranno assistenza medica unita a equipaggiamenti medicali di monitoraggio dei parametri vitali, al fine di non mettere a repentaglio la salute del malato da rimpatriare. Il primo fattore che influisce sulla scelta del giusto mezzo di trasporto è la distanza da percorrere.

In caso di grandi chilometraggi, sicuramente l’aeroambulanza fa la differenza, dato che gli aerei medicalizzati rappresentano una delle soluzioni più sicure per trasferire un paziente da uno stato all’altro. Si tratta di veri e propri jet privati, attrezzati esattamente come una sala ospedaliera di terapia intensiva, con a bordo medici e infermieri esperti, in grado di eseguire rimpatri all’estero e in Italia, preservando le delicate condizioni di salute e prendendosi cura degli ammalati sotto ogni aspetto.

Sicuramente molte persone sono spaventate dall’idea di utilizzare il servizio di aeroambulanza, a causa delle spese che si troverebbero a dover sostenere. Per fortuna, per chi viaggia spesso all’estero, esiste una soluzione che potrebbe risolvere in parte o totalmente il problema dei costi.

Rimpatrio sanitario per ictus all’estero: assicurazione

Esiste un’assicurazione che copra i costi di rimpatrio sanitario per ictus all’estero? Stipulare un’assicurazione medica di viaggio, è una prassi che chiunque si debba spostare spesso per lavoro o per svago in stati esteri, dovrebbe sempre seguire.

Moltissime sono le assicurazioni private che offrono soluzioni interessanti per i viaggiatori e che rimborsano, parzialmente o per intero, le spese eventualmente sostenute per voli sanitari di rimpatrio o per curarsi all’estero.

Il rimpatrio sanitario per ictus è spesso inserito come casistica degna di copertura assicurativa, sovente gli stessi lavoratori delle grandi aziende godono dei vantaggi offerti da tali prodotti assicurativi.

Vi invitiamo perciò, qualora doveste possedere un’assicurazione sanitaria per malattie all’estero a consultare attentamente il contratto, per capire se tra le varie clausole è compreso il rimborso per la vostra specifica patologia.

Contattateci

Se lei o uno dei membri della sua famiglia è stato colpito da ictus all’estero e necessita effettuare un trasporto malati in aereo, non esitate a contattarci: vi aiuteremo a organizzare un volo medico nel più breve tempo possibile e vi metteremo al corrente di tutte le eventuali spese in modo chiaro e trasparente, senza nessuna sorpresa.

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